Va dove ti porta il cuore
1.Intervistatevi a coppie
- Qual è il tuo genere preferito di lettura?
- Qual è il tuo autore preferito?
- Conosci degli scrittori italiani? Quali?Hai letto qualche loro romanzo?
- Racconta brevemente la trama di un libro che hai letto recentemente
2.Prendi appunti su quello che dice il tuo compagno e poi riferisci ala classe
Va dove ti porta il cuore
Ci sposammo con una cerimonia sobria il primo giugno del ’40, Dieci giorni dopo l’Italia entrò in guerra. Per ragioni di sicurezza, mia madre si rifugiò in un paesino di montagna, in Veneto, mentre io, con mio marito, raggiunsi L’Aquila. (…)
A L’Aquila andammo ad abitare nella casa della famiglia di Augusto, un grande appartamento al primo piano di un palazzo nobilare del centro. Era arredato con mobili cupi, pesanti, la luce era scarsa, l’aspetto sinistro. Appena entrata mi sentii stringere il cuore. È qui che dovrò viver mi chiesi, con un uomo che conosco da appenna sei mesi, in una città in cui non ho neanche un amico? Mio marito capì subito lo stato di smarrimento in cui mi trovavo e per le prime due settimane fece tutto il possibile per distrarmi. Un giorno sì e un giorno no prendeva la macchina e andavamo a fare delle passeggiate sui monti dei dintorni. Avevamo entrambi una grande passione per le escursioni. Vedendo quelle montagne così belle, quei paesi arroccati sui cocuzzoli come nei presepi mi ero un po’ rasserenata, in qualche modo mi sembrava di non aver lasciato il Nord, la mia casa. Continuavamo a parlare molto. Augusto amava la natura, gli insetti in particolare, e camminando mi spiegava un mucchio di cose. Gran parte del mio sapere sulle scienze naturali lo devo proprio a lui. Al termine di quelle due settimane che erano state il nostro viaggio di nozze, lui riprese il lavoro e io cominciai la mia vita, sola nella grande casa. Con me c’era una vecchia domestica, era lei che si occupava delle principali faccende. Come tutte le mogli borghesi dovevo soltanto programmare il pranzo e la cena, per il resto non avevo niente da fare. Presi l’abitudine di uscire ogni giorno da sola a fare delle lunghe passeggiate. Percorrevo le strade avanti e indietro con passo furioso, avevo tanti pensieri in testa e tra tutti questi pensieri non riuscivo a fare chiarezza.
Lo amo, mi chiedevo fermandomi all’ improvviso, oppure è stato tutto un grande abbaglio? Quando stavamo seduti a tavola a la sera in salotto lo guardavo e guardandolo mi chiedevo: cosa provo? Provavo ternezza, questo era certo, e anche lui sicuramente la provava per me. Ma era questo l’amore? Era tutto qui? Non avendo mai provato nient’altro non riuscivo a rispondermi .
SUSANNA TAMARO, Va’ dove ti porta il cuore.
3.Segnate con una crocetta le affermazioni esatte
- a) A Olga piaceva l’appartamento della
non piaceva famiglia di Augusto.
- b) Augusto si era accorto che per la moglie era difficile
non si era accorto vivere a L’Aquila.
- c) Ad Augusto piaceva camminare in montagna.
non piaceva
- d) A L’Aquila Olga era molto occupata.
non era
- e) Olga era sicura di amare il marito.
non era sicura